MOVE è il nuovo lavoro di Ghisle

MOVE! è l’opera che riassume la produzione musicale di Ghisle degli ultimi due anni, in collaborazione con PMS Studio. Ha la caratteristica di essere contemporaneamente un album nuovo e una raccolta. Infatti MOVE! contiene 6 tracce inedite e 6 singoli già pubblicati da Ghisle con la PMS Studio / Playtune Records negli ultimi due anni. L’edizione su CD propone anche due bonus tracks, ossia la versione acustica di Celebrate All Night (eseguita solamente con chitarra acustica e voce, e registrata durante una Live Session presso gli studi della PMS Studio) e una interessante versione “a cappella” di Dance, in cui Ghisle si è divertito a simulare tutti gli strumenti con la sua sola voce.

Partiamo dalla copertina dell’album, che porta immediatamente nel dinamico mondo di Ghisle, il quale sembra fare surf sulla sua chitarra, lanciato a tutta velocità verso l’ascoltatore. Lo stile dell’immagine, magnificamente colta dall’abile mano del fotografo e regista Milo Barbieri, è quasi “cartoon”, così come il font del titolo MOVE!, scelta che unisce all’idea di movimento anche quella di sublimazione dalla realtà alla fantasia, entrambi tratti tipici dello stile di Ghisle.

L’album apre subito col botto, avendo come prima traccia Celebrate All Night, singolo uscito alla fine del 2020 e già divenuto un classico di Ghisle, un pezzo denso di ritmo e di sensualità.

La seconda traccia fa capire che Ghisle non vuole dare tregua all’ascoltatore. Sweet Sin, il cui video, con la regia di Milo Barbieri, è uscito in contemporanea al lancio dell’album, è in continuità con Celebrate All Night, ma con una netta virata verso il rock: chitarre crunch, voce graffiata, assolo stile anni 70. Il brano è interamente suonato con strumenti tradizionali, senza l’ausilio di software. Strepitosi il basso di Picchio G. Bagnoli e la batteria di Filippo Lambertucci. Tutte le chitarre e le voci sono di Ghisle ovviamente. Non manca un cameo all’organo di Raffaele Montanari, che intensifica meravigliosamente l’ultima parte del brano. Il ritmo è impetuoso e costringe l’ascoltatore al movimento. Sweet Sin parla di desiderio, di intesa amorosa, di energia erotica, di passione sfrenata, e lo stile del brano si abbina perfettamente a tutto questo.

Dopo questa iniezione di energia esplosiva, l’album giustamente propone una ballad emozionale, Fly Away With Me, un brano molto intenso e passionale, eseguito in duetto con Nya (Angela Madonia), che affianca Ghisle meravigliosamente, con una voce dolce e intensa allo stesso tempo. L’intreccio delle voci, gli arrangiamenti raffinati, il potente assolo di chitarra eseguito dallo stesso Ghisle, fanno addirittura venire i brividi in certi passaggi del brano. E’ la storia di un amore difficile, forse impossibile, dove l’unica soluzione sembra essere quella di volare via insieme.

La quarta traccia ci riporta alle sonorità funky. Second Thought affronta il tema del ripensamento delle proprie scelte di vita, della necessità di fermarsi e rimettersi in discussione, liberare i propri sentimenti e spostare i propri limiti. Interessante la costruzione armonica del brano, così come gli arrangiamenti. Come in Sweet Sin il brano è sostenuto dal basso impeccabile di Picchio G. Bagnoli. Alla batteria l’ottimo Andrea “Ted” Tedaldi.

Si torna ad un mood più intimista con la quinta traccia, In Every Place, brano molto amato dall’autore, uscito a fine 2020 e forse passato un po’ in sordina. E’ una buona occasione per riscoprirlo. E’ un brano dove la voce e il testo sono in primo piano, e ci racconta della ricerca dell’altro, chiunque esso o essa sia, un amore, un amico, un figlio, una madre, un padre, un fratello, una sorella.

La traccia successiva vede un’altra collaborazione femminile, con Jei En, cantante bravissima dal timbro “black”. Don’t break again è un altro pezzo funk pop, con interessanti assoli di clavi e di chitarra. Racconta della frustrazione che deriva dai danni che facciamo continuamente, e della consolazione che ci può donare un’altra persona.

La seconda parte dell’album comincia proponendo il primo, e forse tuttora il più amato, singolo di Ghisle, Dance. Dance ci riporta dritto dritto nella disco music anni 70, già dalle prime battute ci ritroviamo come per incanto dentro una discoteca di quegli anni, con John Travolta vestito con camicia con le punte lunghe del colletto e i pantaloni a zampa d’elefante, e la mirror ball che ruota scintillante sopra le nostre teste. Una cavalcata dall’inizio alla fine, impossible non ballare all’ascolto di questo brano.

Seguono altri 3 singoli usciti tra il 2020 e il 2021: Spanish Girl, dal ritmo latino e con pregevoli chitarre acustiche, My Love, brano d’amore struggente eseguito in duetto con una straordinaria Chiara Bincoletto, e Hit Me, interessante brano pop con la collaborazione di Jei En e Belen Avila ai cori, e di Daniele Fabbri e Franco Venturi ai fiati. Nel brano anche l’immancabile basso di Picchio G.

Le ultime due tracce sono altri due inediti. Guess My Name è un brano in cui si mescolano chitarre elettriche, chitarre acustiche e suoni elettronici. Il ritmo è molto intenso e potente. Il tema del pezzo è la ferocia di un spacciatore di droga verso il tossico che è finito inesorabilmente nelle sue mani ed è vittima dei suoi ricatti.

Infine l’album si chiude con l’ennesimo cambio di scena. War è il brano che non ti aspetti. Un brano completamente elettronico, perfetto per un club di musica techno, o addirittura per un rave party. E’ un pezzo quasi interamente strumentale, a parte alcuni limitati interventi di voce, fortemente appesantita da filtri ed effetti. Il tema del brano è contenuto nel suo titolo, la guerra. L’intro con suoni di bombe e aerei da combattimento ci porta quasi in un campo di battaglia. L’organo da chiesa fa crescere la tensione e ci fa sentire la tragedia, il ritmo incalzante e il tono lugubre del brano creano un contrasto di forti emozioni, che ci trascinano dall’inizio alla fine del pezzo.

In conclusione, l’album di Ghisle si muove senza sosta da un genere all’altro, da un’emozione all’altra, con un dinamismo raro ed efficace. Non poteva esserci titolo più azzeccato di MOVE!, che ben rappresenta sia il continuo spostamento di generi, sia il senso di movimento che trasmette l’album dall’inizio alla fine.

La grafica del CD, curata da PMS Studio, è accattivante e propone immagini di Ghisle con la sua chitarra e il suo outfit tra il rock e la disco music. Il booklet contiene tutti i testi, molto interessanti e stimolanti, cita i featuring, i crediti e i ringraziamenti. Le fotografie contenute nel CD sono di Milo Barbieri, che ha eseguito un eccezionale lavoro nel valorizzare al massimo l’immagine comunicativa di Ghisle.

Ghisle è un musicista e autore bolognese. Dopo aver calcato i palchi come chitarrista per 20 anni con molte cover band in locali prestigiosi come il Ruvido di Bologna, comincia recentemente una propria attività artistica personale, scrivendo canzoni in inglese dal marcato stile anni 80.
Ghisle scrive musica e testi dei suoi brani, e li interpreta come cantante, chitarrista e arrangiatore.