TRA LE ONDE PROFONDE DI “FOR THE LOVE OF THE SEA”

Le vertigini acusitiche, come già avevamo avuto modo di constatare con il singolo precedente- un successo di radio e di classifica dati i risultati ottenuti- hanno la capacità di trasportare il loro mondo nel nostro, attraverso la musica, ma soprattutto attraverso la loro “musica”…Sonorità che completamente estraniate dalla musica moderna e commerciale…una musica che potremmo definire confidenziale, com’è il loro approccio verso di essa e verso i concetti che vanno sviluppandosi nei loro brani….Come il nome che hanno scelto ci suggerisce, la loro è una musica acustica, dove molta strumentazione sembra lasciata in disparte… in realtà è come se mettendo a tacere gli strumenti, l’anima stessa delle cose prendesse vita, e come se, di riflesso, l’ascoltatore percepisse il riverbero di tali suoni, che sorti da una calma rassicurante, amplificassero le parole del testo.

Anche quando la lingua adoperata per veicolarlo non è l’italiano, come nel caso del nuovo singolo in rotazione radiofonica ormai da diverse settimane, è come se anche le parole divenissero strumenti parte della musica stessa. Le onde sonore quasi si affrescano alle chitarre nude delle vertigine acustiche e fanno parte anche esse di questo mare d’amore dove il protagonista del brano vorrebbe scagliarsi; è questo un po’ il tema di FOR THE LOVE OF THE SEA, un viaggio dentro i raccordi di un’anima che stanca di sentirsi sola in mezzo alla gente, preferisce ascoltare soltanto il rumore del mare, sentendosi abbracciare da queste onde che si avvicinano e che le recano un lieve conforto… Sono proprio queste onde, cariche di rimpianti e di dolori, che arrivano a riva, rilasciando come conchiglie, la sofferenza a cui la vita a volte ci fa navigare, ma che poi si rigenerano, raccogliendo come sabbia il nostro entusiasmo, per distenderlo poi al largo…dove si confonde ancora con il suono della nostra anima…pronta per un nuovo viaggio…una nuova avventura…

Vertigini Acustiche

Sonia Bellin