Intervista a Pappa

Oggi siamo in compagnia del giovane Francesco Pappacena in arte Pappa, ma conosciamolo meglio.

Ciao, presentati ai nostri lettori

 Pappa è il nome del mio progetto musicale. Mi presento al pubblico con l’abbreviazione del mio cognome, raccontando storie attraverso suoni indie-pop sorretti da parole semplici e dirette.

Ci racconti il tuo percorso artistico?

 Mi avvicino alla musica da piccolo, iniziando prima con il pianoforte per poi passare alla chitarra, che mi accompagnerà così in tutta la mia produzione. Dopo le prime esperienze nelle band, intraprendo il percorso solista e pubblico nell’ottobre 2017 il mio primo album, Sottoscala. Il nome del lavoro lo devo all’omonimo locale di Latina, luogo in cui sono nate le dieci tracce del disco: brani che spaziano nelle emozioni quotidiane, e che porto sul palco con voce e chitarra o con l’intera formazione (chitarra, basso, tastiera, batteria).

I tuoi ascolti musicali?

 Sono numerosi i riferimenti musicali che influenzano la mia produzione. Volendo tracciare delle direttrici, da un lato c’è il filone britpop degli anni ’90, dall’altro il cantautorato italiano, da quello tradizionale a quello attuale. Nelle mie composizioni si incontrano stili diversi, ma che hanno avuto tutti un ruolo importante nella mia crescita personale e formazione professionale.

quanto è importante avere un proprio stile musicale?

 Avere uno stile personale è fondamentale. Sicuramente è il frutto di tanto ascolto e studio, che portano a una maturità stilistica nella quale il pubblico ti indentifica dalle prime note. La ricerca di proprio sound è sinonimo di dedizione e di passione verso ciò che si fa, verso la musica.

Cosa ne pensi dei talent?

 Il discorso sui talent non ha secondo me una risposta univoca. Dipende dai casi, non è mai tutto bianco, o tutto nero. Sicuramente sono una vetrina non indifferente per chi decide di parteciparci, ma il rischio che le logiche televisive – nella maggior parte dei casi – possano snaturare un progetto musicale è alto. Bisogna saper bilanciare le due cose: fenomeno mediatico e indipendenza artistica.

Due parole sul progetto maionese?

Penso che il progetto Maionese sia una bella occasione per far conoscere la propria musica al pubblico, e di farsi apprezzare per quello che si propone. È anche un’occasione di crescita e di confronto con altri artisti e con addetti ai lavori, una condivisione che arricchisce il mio backgroud professionale.

Progetti futuri?

Suonare. Nel mio futuro vedo la musica: nuove canzoni, nuovi lavori per continuare a fare del mio sogno il mio lavoro.

Chi vuoi ringraziare?

Ringrazio tutte le perone che hanno creduto nel mio progetto, tutte le persone che mi hanno seguito nei live e tutte quelle che mi supportano nelle scelte che faccio.

i tuoi contatti?

 Mi trovate su Instagram (pappa_fr), Facebook (Pappa) e Spotify (Pappa).

Grazie del tuo tempo, e buona musica