Monorene, il nuovo singolo

Giovanni Marco Cannone è Monorene. Di nome e di fatto. Nasce nell’assolata Puglia, gemello ma di segno Capricorno. Dapprima “delizia” dei genitori, diventa “croce” quando a sei anni capisce che quel pianoforte nel salottino di casa emette suoni che, all’epoca, sembravano provenire da un altro pianeta. Pertanto, la famiglia decide di portarlo in una accademia privata e fare le cose per bene. Comincia a studiare pianoforte classico e in seguito si avvicina a generi musicali contemporanei accostandoli al canto. Entra in Conservatorio che lascia dopo un anno, e al posto della camicia bianca ne indossa una gialla di una band pugliese attiva ancora oggi nel territorio. In giro per locali ha la possibilità di maturare una passione che congiunge talento e “divertentismo” da mostrare sul palco, arrivando quindi alla conclusione di poter sviluppare un progetto da solista fuori dalla propria comfort zone. In quegli anni ha avuto anche esperienze televisive, legate a performance da corista in Rai e, soprattutto, a Sanremo. Giunge a Roma nel 2019, scegliendo la metropoli in quanto capitale del filone ormai plasmato e affermato quale la scena Indie, avvicinandosi al genere ripercorrendone i luoghi e le sonorità. Il primo singolo da lui pubblicato è “Nostalgico”. Monorene è uno dei tanti, ma non per questo come tutti.

“Nostalgico” parla di una relazione, di un amore iniziato e finito che dura attraverso ricordi, sensazioni e capelli lasciati sul sedile dell’auto. E, soprattutto, rimpianti per quello che sarebbe potuto esserci se tutto fosse andato diversamente, e nostalgia di ciò che è accaduto. “Monorene” dà voce a questa condizione, sfruttando una sonorità che si contrappone al testo rendendolo un brano fresco e dinamico.

“Nostalgico” parla di una relazione, di un amore iniziato e finito che dura attraverso ricordi, sensazioni e capelli lasciati sul sedile dell’auto. E, soprattutto, rimpianti per quello che sarebbe potuto esserci se tutto fosse andato diversamente, e nostalgia di ciò che è accaduto. “Monorene” dà voce a questa condizione, sfruttando una sonorità che si contrappone al testo rendendolo un brano fresco e dinamico.

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