UMBERTO SANSOVINI:UNA NUOVA STELLA DELLA RADIO

 

Si tratta di un brano composto da Umnerto Sansovini, in seguito agli eventi del 11 settembre 2001, un episodio sconvolgente per tutti noi ma che la sensibilità artistica i ha saputo riversare in un testo capace di trasmettere la profondità di un messaggio universale.

“Stella ora giochi con gli aerei che non fanno male e che non muoiono in tv. Se questo mondo che viviamo si abbatte su di noi senza ritegno”, similmente agli aerei sui grattacieli, c’è ancora chi con gli aerei riesce ancora a giocare, chi riserba dentro di sé ancora un po’ dell’ innocenza di bambino; “Stella Ti ho toccata anch’io una volta, quando ero piccolino sulle spalle di papà”, continua il testo. Ma la canzone non si ferma a guardare indietro ad un passato che nei nostri occhi bambini appare sempre come incantato, contrapposto al presente che ci scaglia addosso una realtà inaccettabile. Il cantautore romano, proprio grazie a questa stella riesce a guardare più in là: Si accende la città e una preghiera se ne va, una frase che dimostra come la forza di credere, di guardare sempre in alto, e sempre carichi di speranza, può far sì che quella luce si rifletta anche dentro di noi. Ed è questa luce, questa enorme carica di positività, che nel ritornello riesce a farci pronunciare parole che risuonano come un appello rivolto a noi stessi, ma soprattutto rivolte a chi ancora sta cercando la luce di quella stella: Ma, non cadremo più, Mai Dentro non si muore mai.

Proprio come una stella di Natale, questo brano ha il colore rosso del calore avvolgente, dell’amore, e quello verde, delle foglie della pianta che simboleggiano la speranza, due valori che riescono a risollevare l’essere umano quando tutto il resto delle forze viene a mancare. Sansovini vuole proprio raccontarci come le catastrofi che ci sconvolgono non impediscono di poter vedere ancora quella stella, quella luce che rischiara le tenebre. Quanto è grande Dio da qui su, si legge dal testo: perché se talvolta la presenza di Dio può risultare difficile da riscontrare in un mondo afflitto dalle tragedie, questa frase ci vuole assicurare che se riuscissimo a raggiungere quell’immenso spazio blu potremmo finalmente accorgerci della grandezza di Dio; quell’amore e quella speranza che permangono nel cuore degli uomini, il riflesso di una luce non smette di brillare e che l’oscurità della notte può solo rendere più visibile.

Un brano la cui profondità del testo emerge anche dalla linea melodica del brano, arricchita da una voce femminile, il cui eco presente nel ritornello, sembra accarezzare il brano attribuendogli un’inedita soavità armonica, nonché dalla scelta di convogliarne il significato in uno special che si tinge di rap.

Stella dimostra senza dubbio la grande maturità artistica di Umberto Sansovini, un singolo da apprezzare in radio e che potrà sicuramente riscaldare un Natale ormai alle porte, che potrà aiutarci nell’intento del cantautore a trovare ciò che ancora di buono resta, quella stella trasportata da un mistero per illuminare il cielo che dorme dentro di noi.

Sonia Bellin