INTERVISTA AI JOLLY ROX !!!!

Dopo un esordio a dir poco formidabile, con un album dietro, l’altro ricco di video ed imperdibili esibizioni live, ecco che sono riuscita ad intervistare la band toscana che risponde al nome di JOLLY ROX e che sta riportando il rock delle origini alle  sue tinte più glam…

Ciao ragazzi…innanzitutto spieghiamo al pubblico presente il significato del vostro nome che riprende il simbolo dei pirati…

JOEY: Gia’, e’ un nome da idioti, ma alla fine siamo sempre stati un gruppo di idioti in effetti. LOL.
Ci piaceva il riferimento al Jolly Roger e alla pirateria in generale, ma soprattutto essendo  noi di Firenze, ci sembrava ottimo anche avere come simbolo il Giullare.
Scusa se mi dilungo. Il bello della nostra città’ e’ questo. Ci piace scherzare sempre, soprattutto in maniera pesante. Ci piace ironizzare e soprattutto auto- ironizzare
.

DREAMERS’ PARADISE è il titolo del singolo attualmente in promozione, nonché del vostro ultimo album, ci raccontate la genesi dell’opera?

JOEY: Certo. Dopo circa 4 anni di inattività’, perche’ arrivati ad un punto in cui nessuno aveva capito chi era e cosa andava rovistando, ho buttato via tempo andando a lavorare in qualche azienda come modellista.
Cosi’ ho capito che il mondo fa veramente schifo.
Il “Dreamers’ Paradise e’ quello stato mentale fra l’onirico e il delirante che ti da quella  strana spinta… Quella di quando sai già’ che sarà’ goal nel momento in cui colpisci il pallone.
Quella che fa si che tu riesca a farti 3 ragazze in 2 giorni.
E’ tremendo pensare che troppa gente non abbia il tempo di lasciarsene trasportare, e mi dispiace davvero molto.
Comunque quello stato mentale ha le sue personali sonorità’, e noi le abbiamo interpretate cosi’.

Il vostro genere, come ricordato in apertura percorre le infinite strade del rock, affluendo dal passato, rivisitandolo in una chiave power metal pressoché moderna …quali sono i vostri riferimenti musicali?

JOEY: CRUE, CRUE, e poi CRUE.
No dai, scherzo (Relativamente).
E’ chiaro che il Glam Metal e’ il genere musicale, e non solo musicale, che più ci ha male educati.
Certo, non solamente quello. Io sinceramente vado a “canzone” più’ che a “band” o a “genere”. Questo soprattutto perche’ non tutti hanno idea di quanto un genere completamente diverso dal tuo possa arricchirti.
Non e’ che mi riferisca a noi, ma e’ sempre stato questo processo a regalarti delle grandi band e dei grandi artisti. No?

Dal punto di vista invece dei testi invece, che cosa racconta il singolo e cosa ne ha ispirato la sua composizione?

JOEY: Mi sono ispirato a Platone. Ok, e’ una cazzata ma credimi che in parte e’ vero.
La realtà’ che la gente viva in fondo non e’ che la brutta copia di un universo superiore. L’universo delle idee eterne ed immutabili. Al contrario di questa realtà’ fittizia che si basa solo sulla limitazione
Un limite purtroppo necessario.
Noi siamo sicuramente pazzi, and we like it too much WTF.

Cosa ne pensate dell’attuale panorama rock italiano?


JOEY: Ti risponderei volentieri ma credo di essere rimasto a Gianluca Grignani.

Sonia Bellin